Volevamo portare a conoscenza che se presso le vostri sedi c’è la presenza di porte – portoni tagliafuoco o porte di emergenza si deve eseguire una manutenzione regolare secondo quanto indicato dalla norma e i riferimenti sono:
- Norma UNI 11473-1 Gennaio 2013 Requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione
- dal DLgs 81 dell’aprile 2008, laddove all’Art. 64 specifica gli obblighi del datore di lavoro al punto e) che gli impianti e i dispositivi di sicurezza destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento
- dal D.P.R. n.° 151 del Agosto 2011 Art.6, (regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi) prevede che i controlli, le verifiche e gli interventi di manutenzione che vengono effettuati, devono essere annotati in un apposito registro a cura del responsabile ai fini dei controlli di competenza del comando dei Vigili del fuoco;
- dal Decreto Ministeriale 10 Marzo 98 che all’allegato VI- 6,3 6.4, a proposito delle attrezzature e degli impianti di protezione antincendio, specifica che l’attività di controllo periodica e la manutenzione devono essere eseguite da personale competente e qualificato;
- del Decreto Ministeriale 3 novembre 2004, prevede che le disposizioni relative all’installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d’incendio.
UNI 11473-1 TERMINI E DEFINIZIONI
- accessori per serramenti: Prodotti e componenti quali cerniere, maniglie, serrature, dispositivi di apertura, rosette per serrature, placche coprifessura per cassette lettere, lastre paracolpi, meccanismi di scorrimento, dispositivi di chiusura, componenti elettrici, cablaggi, ecc. che sono, o possono essere, utilizzati nella porta o nella finestra apribile.
- componenti: Elementi costruttivi della porta che influiscono sul suo comportamento di resistenza all’incendio.
- controllo periodico: Misura di prevenzione atta a verificare con frequenza almeno semestrale l’efficienza delle porte, dei loro componenti, ed accessori.
- finestra apribile: Finestra con una o più ante mobili complete di ogni pannello laterale o superiore, telaio al perimetro ed ogni accessorio.
- installatore: Persona fisica o giuridica che provvede all’installazione della porta con i relativi componenti, in modo da realizzarne il funzionamento previsto.
- manutentore: Persona fisica o giuridica incaricata della manutenzione della porta installata, comprendente tutte le operazioni necessarie per mantenere il funzionamento previsto del sistema costituito dalla porta e dai relativi componenti per l’intero ciclo di vita della porta resistente al fuoco.
- manutenzione ordinaria: Operazione che si attua in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa si limita a riparazioni di lieve entità, abbisognevoli (che comportano l’impiego) unicamente di minuterie e comporta l’impiego di materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste. (Si evidenzia che la sostituzione di componenti è riferita a quelli previsti come manutenzione ordinaria riportati nel libretto di installazione uso e manutenzione fornito dal produttore della chiusura tagliafuoco).
- manutenzione straordinaria: Intervento che non può essere eseguito in loco o che, pur essendo eseguito in loco richieda mezzi di particolare importanza oppure attrezzature o strumentazioni particolari o che comporti sostituzioni di intere parti di impianto o la completa revisione o sostituzione di apparecchi per i quali non sia possibile o conveniente la riparazione.
- porta o sistema di chiusura: Porta o sistema di chiusura completa di ogni tipo di telaio o guida, anta(e), manto avvolgibile pieghevole, ecc. destinate a fornire resistenza al fuoco quando impiegata per la chiusura di aperture permanenti in elementi di resistenti al fuoco. Queste includono nell’assemblaggio i pannelli laterali, finestrature, pannelli sopraluce con o senza traversa intermedia, unitamente agli accessori costruttivi, guarnizioni qualora inserite ai fini della resistenza al fuoco o controllo della dispersione del fumo – o per altre prestazioni quali la tenuta all’aria o l’isolamento acustico.
- porte che hanno perso la prestazione di resistenza al fuoco: Porte che non soddisfano le caratteristiche di funzionalità iniziali.
- presa in carico: Verifica preliminare eseguita da un tecnico competente e qualificato dell’azienda di manutenzione incaricata.
- sorveglianza: Controllo visivo atto a verificare lo stato delle attrezzature e riferire alla persona responsabile.
OPERATORI E LORO RUOLO
Le attività di posa e manutenzione coinvolgono diversi operatori con ruoli che sono descritti dalla regolamentazione vigente e/o derivanti dalla espletamento della attività considerata nell’insieme della filiera. Nel seguito sono riassunti i ruoli che intervengono nell’attività di posa e manutenzione.
Compiti del titolare della attività
Il titolare della attività è la figura responsabile degli ambienti nei quali si svolge una qualsiasi attività soggetta alla regolamentazione sulla prevenzione incendi.
Il suo compito è quello di fare posare correttamente la porta (secondo le istruzioni del produttore allineate alle indicazioni regolamentari e norme tecniche ove esistenti) e verificare l’efficienza della porta mediante un piano di sorveglianza (da parte di personale interno addestrato) e piano di manutenzione ordinaria periodica (da parte di personale qualificato), seguendo le indicazioni di regolamenti, norme tecniche, ed istruzioni di posa, uso e manutenzione presenti nel libretto redatto dal produttore.
Compiti dell’installatore (posatore)
L’installatore deve:
- effettuare la posa in opera ;
- fornire la dichiarazione di corretta posa in opera.
Deve inoltre avere capacità organizzative adeguate alle modalità di fornitura del servizio.
Compiti del manutentore
Il manutentore deve:
- eseguire il servizio di manutenzione ;
- fornire la documentazione di registrazione del servizio effettuato.
Deve inoltre avere capacità organizzative adeguate alle modalità di fornitura del servizio.
Sorveglianza
La sorveglianza può essere effettuata dal personale presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni in merito all’effettuazione dei seguenti accertamenti.
- verificare che le porte siano nelle normali condizioni operative;
- verificare che siano facilmente accessibili e fruibili, in particolare se poste sulle vie di esodo;
- verificare che siano adeguatamente segnalate ove previsto; verificare che non presentino lacerazioni, fori, modifiche, corrosioni; verifica della presenza del cartellino di manutenzione;
Le anomalie devono essere registrate e segnalate alla persona preposta.
Controllo periodico
Generalità
Il controllo periodico deve essere eseguito da persona competente e qualificata incaricata dall’azienda di manutenzione. Il controllo periodico può dare luogo ad interventi di manutenzione ordinaria, se necessari e secondo quanto previsto dal contratto; diversamente il controllo origina la segnalazione della necessità di intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria.
Verifica presenza del marchio di conformità (targhetta) apposto dal produttore
La targhetta deve essere leggibile e riportare la classificazione della resistenza al fuoco, anno di produzione e numero progressivo di fabbricazione, estremi del certificato di prova e dell’atto di omologazione, nome del produttore.
Verifica esistenza di ritegni impropri
Si deve verificare che la porta sia libera da ritegni impropri di qualsiasi genere quali per esempio: legacci, catenelle, oggetti posti per tenere aperte le ante (portaombrelli, estintori, sedie, zeppe, ecc.).
Non devono esserci oggetti che ostacolino il passaggio delle persone riducendo la larghezza o l’altezza del passaggio.
Verifica guarnizioni
Si deve verificare che le guarnizioni perimetrali termo-espandenti e di tenuta al fumo siano efficienti.
Si deve controllare che:
- le guarnizioni non siano danneggiate, siano intere e non siano state modificate;
- le guarnizioni siano fissate in maniera sicura alla porta o al telaio e non coperte da verniciature.
Verifica fissaggio e giochi
Si deve verificare che la porta sia fissata e in posizione corretta (giochi rispettati). Si deve controllare che:
- non ci siano crepe, fessure o distacchi che indicano una riduzione di continuità e di
- solidità dell’ancoraggio al supporto murario;
- siano mantenuti i piani verticali ed orizzontali di posa in particolare delle parti mobili (anche tra di esse);
- i giochi fra la porta ed il telaio e fra le ante delle porte a due ante siano entro i valori indicati dal costruttore della porta. Operare analogamente per i labirinti delle porte scorrevoli, ecc.
Verifica integrità costruttiva
Si deve verificare che la porta sia integra. Si deve controllare che:
- non ci siano forature, ammaccature, distorsioni, corrosioni, spaccature, cedimenti,
- che modificano i giochi tra parti fisse ed apribili;
- i vetri inseriti siano esenti da fessurazioni, opacizzazioni, incrinature, scagliature, ecc.;
- non ci siano danneggiamenti, manomissioni o, comunque, indicatori di alterazione della integrità costruttiva iniziale (elementi aggiunti o eliminati).
Verifica dispositivi apertura
Verificare i dispositivi di apertura (scrocchi, serrature, cerniere, carrelli) e le forze di sgancio, riaggancio e di manovra.
Verifica maneggevolezza (sgancio e riaggancio)
Verificare che la porta presenti adeguata maneggevolezza in apertura e chiusura.
Controllare che scrocco e serratura e le relative contro-bocchette ove presenti:
- siano fissati e lubrificati come indicato dal fabbricante della porta o del dispositivo;
- abbiano un valore corretto della forza di riaggancio e della forza o coppia di apertura.
Se, dopo aver controllato fissaggio e lubrificazione, la forza o rispettivamente la coppia di apertura del dispositivo di chiusura supera i valori indicati od i valori riscontrati in precedenti interventi di manutenzione è bene che il manutentore controlli lo stato del dispositivo di chiusura e le rispettive contro-bocchette per verificare che non ci siano rotture, deformazioni, grippaggi, usure od ossidazioni che impediscono al prodotto di funzionare correttamente e quanto previsto dalle istruzioni del produttore.
Forza di riaggancio dello scrocco della serratura.
La porta deve essere provata con anta accostata e poi spinta nell’area dello scrocco, per effettuare il riaggancio.
Forza di riaggancio del dispositivo antipanico o di emergenza non deve essere maggiore di 50 N.
La forza di riaggancio deve essere misurata accostando l’anta fino ad appoggiare lo scrocco al telaio ed applicando la forza di chiusura a (50+100) mm dal bordo battente e a (800 +1200) mm dal pavimento.
Forza e coppia di sgancio dei dispositivi antipanico o di emergenza.
La forza è, a seconda dei casi, la coppia massima di apertura del dispositivo di chiusura della porta, come di seguito riportato:
- nella UNI EN 1125 per i dispositivi antipanico la forza massima di sgancio, applicata in centro alla barra e ad una distanza non maggiore di 25 mm dalle estremità della barra, è di 80 N;
- nella UNI EN 179 per i dispositivi di emergenza azionati da una maniglia la forza massima di sgancio, applicata a 100 mm dall’asse di rotazione della maniglia, è di70 N;
- nella UNI EN 179 per i dispositivi di emergenza azionati da una piastra a spinta la forza massima di sgancio, applicata nel centro della piastra a spinta, è di 150 N.
Verifica facilità di manovra
Verificare la facilità di manovra, costituita dalla possibilità di ruotare liberamente sui cardini o scorrere agevolmente sulle guide fino alla completa apertura (tenuto conto di eventuali azioni contrarie di chiudi porta, attriti di rotaie, pavimento, pareti, parti fisse, ecc.).
Le forze di manovra in apertura sono derivate dalle forze di sgancio indicate nelle norme sulle porte resistenti al fuoco e da chiarimenti dati dall’Autorità competente.
La UNI EN 1125 prevede un valore massimo di 220 N per lo sgancio dei dispositivi antipanico e la UNI EN 16005 per le porte automatiche prevede lo stesso valore per l’apertura “a sfondamento” delle ante in caso di emergenza.
Questa ultima misura si intende effettuata a metà altezza dell’anta a (50-100) mm dal bordo di chiusura.
Si assume che questo valore di 220 N è quello massimo ammesso.
È facoltà per il produttore di porte particolarmente pesanti (oltre 250 kg) o per apertura effettuata agendo sull’anta secondaria dichiarare un valore massimo superiore, il valore dichiarato deve essere accettato in base all’analisi rischi del luogo di lavoro considerato.
Comunque per porte a 2 ante munite di maniglione antipanico, la porta deve aprirsi agevolmente e spalancarsi liberamente, agendo anche e solamente sul maniglione posto sull’anta secondaria.
Valori ridotti possono essere richiesti per porte posate in edifici (o loro parti) che vedono l’utilizzo da parte idi utenza debole (bambini, anziani, malati e per l’abbattimento barriere architettoniche).
Verifica verticalità degli assi cerniere
Verificare la verticalità degli assi cerniere (stabilità meccanica assiale). Per le cerniere controllare:
- che siano fissate e lubrificate come indicato dal costruttore della porta o dal costruttore dell’accessorio;
- che le cerniere abbiano un valore corretto della coppia di attrito;
- che l’asse delle cerniere sia verticale.
Operativamente dopo aver verificato che le cerniere sono fissate e lubrificate come indicato dal costruttore della porta o delle cerniere, scaricare la porta dalla forza esercitata dal chiudiporta e dalla cerniera a molla ed effettuare una misura della coppia di attrito delle cerniere.
La coppia di attrito delle cerniere è la coppia necessaria ad iniziare lo spostamento della porta scaricata a 0° ±5°; 30° ±5°; 60° ±5° e 90° ±5°.
Se il valore rilevato della coppia di attrito supera il valore massimo relativo alla massa della porta o il valore riscontrato in precedenti interventi di manutenzione, è necessario controllare lo stato delle cerniere per verificare che non ci siano rotture, deformazioni, grippaggi, usure od ossidazioni che impediscono al prodotto di funzionare correttamente.
È inoltre importante controllare che le cerniere siano allineate e che il loro asse sia quanto più possibile verticale.
Questa verifica· può essere fatta usando un filo a piombo o aprendo a circa 45° la porta scaricata da ogni spinta compresa quella esercitata dalla cerniera a molla e dal chiudiporta.
Se la porta rimane ferma nella posizione in cui è stata aperta, l’asse delle cerniere è verticale. Se invece la porta tende ad aprirsi o chiudersi per effetto del suo peso, l’asse delle cerniere non è verticale.
Verifica integrità e scorrevolezza
Verificare la integrità e scorrevolezza delle parti mobili (carrelli, perni, pulegge, cavi e/o catene, contrappesi, ecc.) anche per assialità, planarità, verticalità o orizzontalità, pulizia, non ossidazione, ecc.
Per porte scorrevoli si deve:
effettuare le regolazioni e la lubrificazione prevista da libretto di uso e manutenzione; verificare la chiusura (riaggancio) e la velocità regolare di chiusura e le eventuali regolazioni indicate nel libretto di uso e manutenzione .
Verifica dispositivi di autochiusura
Verificare i dispositivi di autochiusura (molle interne alle cerniere, chiudiporta, contrappesi, ecc.) devono fare chiudere la porta (scatto di aggancio).
Controllare, registrare ed ove necessario, reintegrare e/o lubrificare i dispositivi di autochiusura ed i relativi accessori (molle, chiudiporta, contrappesi, ammortizzatori, regolatori di velocità, regolatori di precessione in chiusura, ecc.).
Le ante, anche se aperte parzialmente, devono richiudersi completamente sino allo “scatto” dei dispositivi di ritegno (scrocco della serratura, paletti, ecc.).
Chiudiporta, controllare che:
- il prodotto sia fissato e lubrificato come indicato dal costruttore della porta o dell’accessorio;
- il braccio sia in condizioni tali da poter funzionare correttamente;
- il corpo del chiudiporta non perda olio;
- nei chiudiporta a pavimento, la porta sia allineata con il telaio, se la porta è ad un’anta, e le ante siano allineate fra di loro, se la porta è a due ante;
- la corsa di apertura della porta non sottoponga l’arresto od il braccio ad uno stress eccessivo che può ovalizzate la sede della boccola del perno con conseguenti perdite di olio;
- le viti della valvola di regolazione della velocità di chiusura e della valvola di regolazione del colpo finale (quando è presente) svolgano correttamente la funzione di regolazione;
- le porte resistenti al fuoco che non sono destinate ad essere normalmente chiuse a chiave, devono essere autochiudenti;
- regolare il chiudiporta e/o la cerniera a molla in modo che la porta si richiuda da un angolo di apertura di 90° in un tempo” non inferiore a quello indicato nel prospetto 5. I tempi indicati sono i tempi ai quali corrisponde una velocità media di chiusura del battente della porta di 0,3 m/s;
- per le porte ad un’anta: aprire l’anta a 10°±2° (aprirla a 30°±2° se l’anta è dotata di una cerniera a molla), tenere l’anta nella posizione per (20±2) s, rilasciarla senza scosse e verificare che la porta si riagganci in posizione di chiusura;
- per le porte a due ante procedere come per l’anta principale;
- di seguito entrambe le ante devono essere aperte assieme azionando l’anta secondaria ad un angolo di non più di 10°±2° (30°±2° se si usano cerniere a molla) oltre la posizione di attesa minima del coordinatore di sequenza di chiusura, tenere le ante nella posizione per (20 ± 2) s, rilasciarle senza scosse e verificare che le ante si riaggancino in posizione di chiusura;
- se la porta non si chiude alla velocità impostata, aumentare il valore della velocità di chiusura della porta diminuendo il tempo di chiusura rispetto al valore indicato nel prospetto 5 e ripetere la prova.
Cerniere a molla Controllare che le cerniere:
- siano fissate e lubrificate come specificato dal fabbricante della porta o dell’accessorio non presentino rotture, deformazioni, grippature, usure od ossidazioni che impediscano al prodotto di funzionare correttamente;
- verificare che la porta si riagganci come specificato sopra al 2).
Verifica coordinatore della sequenza di chiusura
Verificare il coordinatore della sequenza di chiusura aprendo e rilasciando le ante, da qualunque posizione, deve chiudere prima l’anta secondaria e poi l’anta primaria.
Controllare che:
- la forza del dispositivo sia coerente con la massa e/o dimensione dell’anta;
- il prodotto sia fissato e lubrificato come indicato dal costruttore della porta o dell’accessorio;
- mediante la barra di trascinamento od altri mezzi, le ante chiudano con la sequenza corretta anche quando l’anta secondaria è aperta ad un angolo inferiore alla posizione di attesa.
Verifica dei dispositivi di ritegno (fermo in apertura)
Verificare dispositivi di ritegno della porta in posizione di apertura, del tipo elettromagnetici a parete od a pavimento, meccanismi con elemento termosensibile, ecc., con ante in posizione di “aperto”, agendo sui pulsanti di prova o i dispositivi meccanici di sgancio: le ante devono venire liberate e devono arrivare a chiudersi perfettamente.
Controllare che:
- il prodotto sia fissato e lubrificato come indicato dal costruttore della porta o dell’accessorio;
- il cavo di alimentazione sia in buono stato;
- la tensione di alimentazione e la potenza assorbita siano quelle indicate nelle istruzioni;
- sia possibile rilasciare il sganciare l’anta con comando manuale od elettrico e che l’anta si riagganci in chiusura;
- l’ancora ed il magnete non siano ossidati.